RENATO BIROLLI (Verona 1905 – Milano 1959)
Nato a Verona nel 1905, dopo gli studi si trasferì a soli ventitré anni a Milano. Divenne da subito una delle figure di riferimento dell’avanguardia milanese degli anni Trenta praticando una pittura dichiaratamente anti – novecentista e rivolta ad un approccio più astratto – espressionista. Fu una delle figure trainanti del gruppo Corrente formatosi attorno all’omonima rivista fondata nel 1938 da Ernesto Treccani: il movimento sosteneva il contatto con l’arte europea per ovviare alla forte chiusura dell’arte italiana imposta dal fascismo e rifiutava per ciò l’arte celebrativa e fine a sé stessa, esaltando invece l’idea di un’arte “impegnata” e immersa nelle suggestioni del postimpressionismo. Insieme a lui si unirono anche Bruno Cassinari, Aligi Sassu, Ennio Morlotti e molti altri i quali rimasero uniti anche dopo la soppressione della rivista voluta dalle autorità fasciste nel 1940: il movimento pittorico continuò fino al 1941 riunendosi attorno alla figura del mecenate Alberto Della Ragione, la cui collezione ora raccoglie le opere più significative del movimento. Dopo l’esperienza di Corrente, Birolli si unì nel dopoguerra al Fronte Nuovo delle Arti praticando una pittura di sapore neocubista apprezzata soprattutto durante i suoi soggiorni parigini tra il 1947 e il 1949. L’evoluzione della sua pittura andò poi sempre più verso l’astrazione formando dal 1952 il Gruppo degli Otto, apertamente anti neorealista, insieme a Ennio Morlotti, Giuseppe Santomaso, Giulio Turcato, Emilio vedova, Antonio Coropora, Afro e Mattia Moreni.