HERMANN NITSCH (Vienna 1938)

Nato a Vienna nel 1938, frequentò l’Istituto Grafico Sperimentale nella medesima città. Dopo il diploma si interessò al teatro e alla psicologia concentrandosi sulla teoria freudiana della “scarica emotiva”: il soggetto investito da tale carica emozionale aveva la possibilità di rielaborare eventi traumatici che lo avevano interessato per poi finalmente liberarsene. Nitsch elaborò quindi delle performance artistiche ispirate alla struttura del teatro greco (l’artista stesso infatti guidava come un sacerdote i performer all’interno della scena), e dai contenuti crudi e visivamente disturbanti per l’utilizzo massiccio di animali squartati e sangue.  Lo spettatore quindi assistendo a queste azioni efferate compiute da altri uomini veniva in qualche modo destabilizzato a tal punto da riuscire a liberarsi da tutti i blocchi emotivi e da tutti i lutti non elaborati che lo affliggevano. La performance per l’artista diventava quindi quasi un rito purificatorio dove l’incalzare della morte e della liberazione sacrificale utilizzata dagli antichi riprendeva vigore sbaragliando il mondo moderno. L’artista si dedicò anche alla pittura esponendo molte volte stralci di tele più grandi realizzate durante le performance: anche le tele infatti conservavano i segni dell’azione: il colore e il sangue si mischiavano nel ricordo del sacrificio.