GIUSEPPE SANTOMASO (Venezia 1907 – 1990)
Nato a Venezia nel 1907, si formò presso la Fondazione Bevilacqua La Masa e poi all’Accademia di Belle Arti di Venezia. Si interessò fin da giovane ai nuovi movimenti artistici che si andavano a creare in Europa: viaggiò a Parigi dove conobbe le opere di Picasso, Matisse e Braque e non tralasciò neanche lo studio dell’impressionismo e dei fauves. Nel 1939 aderì al gruppo “Corrente”: il movimento sosteneva il contatto con l’arte europea per ovviare alla forte chiusura dell’arte italiana imposta dal fascismo, rifiutando per ciò l’arte celebrativa e l’arte fine a sé stessa, esaltando invece l’idea di un’arte “impegnata” e immersa nelle suggestioni del postimpressionismo. Diventò inoltre nel 1946 uno dei soci fondatori della “Nuova secessione artistica italiana” che si chiamò in seguito “Fronte Nuovo delle Arti”. Fra il 1948 e il 1950 le sue opere si aprirono ad un’astrazione maggiore e ad un utilizzo del colore più attento: la tavolozza era quella dei pittori veneziani.