GIUSEPPE MIGNECO (Messina 1903 – Milano 1997)

Nato a Messina nel 1903, si trasferì a Milano cominciando a studiare medicina e nel contempo mantenendosi disegnando vignette per il Corriere dei piccoli. Nel 1934 fece la conoscenza di Aligi Sassu, Raffaele De Grada e Renato Birolli e pochi anni dopo fu uno dei fondatori del gruppo “Corrente”: il movimento sosteneva il contatto con l’arte europea per ovviare alla forte chiusura dell’arte italiana imposta dal fascismo e rifiutava per ciò l’arte celebrativa e l’arte fine a sé stessa esaltando invece l’idea di un’arte “impegnata” e immersa nelle suggestioni del postimpressionismo. Migneco offrì una visione personale di questo realismo sociale che caratterizzava il gruppo, connotando le sue opere con accenni alla pittura murale messicana: i colori erano forti (tonalismo che adottò anche in omaggio alla Sicilia, sua terra natia), e così duri da voler quasi incidere la tela; i temi sempre tratti dalla realtà a volte dura, come quella della guerra. Migneco morì all’età di novantacinque anni a Milano, dopo aver esposto in numerose gallerie sia italiane che straniere.