BERNARD AUBERTIN (1934 – 2015)
Nato a Fontenay – aux – Roses nel 1934, dopo aver frequentato la Scuola Statale di Decorazione cominciò le prime sperimentazioni sulla scia dei quadri monocromi realizzati da Yves Klein ma offrendone una visione totalmente personale: scelse come colore dominante il rosso per comunicare l’energia dell’anima puntellandola di chiodi, fiammiferi e fil di ferro. Fu solo a partire dagli anni Sessanta che Aubertin inserì nelle sue opere l’utilizzo del fuoco come elemento espressivo. Il fuoco infatti invece che distruggere l’opera ne divenne la forza creatrice dando la possibilità alla fiamma di scrivere liberamente il suo andamento sulla tela. Fu uno degli animatori del “Gruppo Zero”, fondato nel 1957 a Dusseldorf da un’idea di Otto Piene e Heinz Mack, i cui sostenitori erano decisi a ridefinire completamente il termine arte contemporanea partendo da “zero” e dando una assoluta libertà creativa ai suoi componenti. Al gruppo aderirono insieme a lui anche Piero Manzoni, Lucio Fontana e Jean Tinguely.