GERARD SCHNEIDER (Sainte Croix 1896 – Parigi 1986)
Nato il 28 aprile 1896 in Svizzera a Sainte-Croix, trascorse la sua infanzia a Neuchâtel, cittadina nella quale il padre esercitava l’attività di antiquario. Nel 1916 entrò alla Ecole des Arts Décoratifs a Parigi, mentre nel 1918 frequentò l’atelier di Fernand Cormon. Fece ritorno a Neuchâtel nel 1920 e nello stesso anno si sposò con Marguerite Barbezat, per far ritorno definitivamente a Parigi nel 1922. Il giovane artista frequenta in questo periodo le principali correnti artistiche della capitale francese, e guadagna il suo primo spazio esponendo, nel 1926, presso il Salon d’Automne. Dopo la prematura morte della moglie, nel 1934, incontrò il pensiero dei surrealisti nel 1937, e due anni dopo conobbe Picasso. Acquisì la nazionalità francese nel 1948, e venne invitato a partecipare alla Biennale di Venezia e ad altre importanti manifestazioni europee. Nel 1949 il suo lavoro sbarca in America, con una mostra alla Betty Parsons Gallery di New York. Iniziò la collaborazione con la Galerie Louis Carré nel 1950 e lì espose con Hans Hartung e Lanskoy, mentre gli venne dedicata un’importante mostra presso il Palais des Beaux-Arts di Bruxelles sul finire del 1953. L’anno successivo espose nuovamente alla Biennale di Venezia, mentre nel 1955 si registra il suo esordio all’importante manifestazione di Kassel, Documenta. Nel 1960 conobbe il gallerista Bruno Lorenzelli e con lui ebbe per circa un decennio un contratto in esclusiva. Nel 1974 conobbe il poeta ed editore Jean Orizet, con cui condivise anche la passione per la poesia, il quale lo convinse a pubblicare le sue rime. Dopo aver esposto in numerose altre occasioni in tutto il mondo, Gérard Schneider si spegne a Parigi l’8 luglio del 1986.