GIACOMO MANZU’ (Bergamo 1908 – Ardea 1991)
Nato a Bergamo nel 1908, lavorò già in giovane età presso l’intagliatore Dossena e nel 1921 si scrisse ai corsi serali di arte plastica della Scuola Andrea Fantoni di Bergamo. Dopo aver prestato servizio militare, e dopo una fugace visita a Parigi, si stabilì a Milano dove nel 1932 ottenne un’importantissima commissione: la realizzazione della cappella dell’Università Cattolica del Sacro Cuore realizzata in collaborazione con l’architetto Giovanni Muzio. In città collaborò anche con artisti come Renato Birolli e Aligi Sassu, insieme ai quali teorizzò i primi slanci antinovecentisti che poi successivamente diedero vista alla nascita del movimento “Corrente”. Affascinato dall’opera di Medardo Rosso con l’evolversi della sua arte perse in parte gli schemi arcaicizzanti delle prime realizzazioni per abbandonarsi ad una plasticità più morbida e delicata. Tra il 1938 e il 1939 cominciò le famose e fortunate serie di “Cardinali”: ieratiche figure in bronzo avvolte in una pesante e solenne stola, sempre rappresentate in meditazione. Nel 1941 ottenne la cattedra di scultura all’Accademia delle Belle Arti di Brera da cui in seguito si dimise per i forti contrasti che aveva trovato con il piano di studi che tradizionalmente veniva impartito. Espose in numerose gallerie sia italiane che europee e rimase sempre vicino ad una scultura di riflessione e preghiera: realizzò infatti anche opere a carattere laico ma mantenendo sempre l’attenzione su temi esistenziali come la morte che venne ripresa nella realizzazione della “Porta della Morte” per la Basilica di San Pietro in Città del Vaticano.